Massagno, Canton Ticino, 1994/1996
A. Bortoluzzi, C. Guazzoni
La villa è stata edificata a più riprese nel corso del Novecento per le esigenze del medico condotto che vi abitava e vi teneva studio: dai margini della strada di accesso a monte, la casa guarda i giardini a balze e declivi verso sud e, più in lontananza, Lugano e il lago. La casa si compone di due diverse modalità costruttive: ad una pianta ottocentesca a scala centrale, disposta sul pendio, corrispondeva un edificio nel complesso disordinato, con aperture, portici e terrazzi di eco razionalista.
Le esigenze abitative concrete insieme alla cultura artistica e alle collezioni dei nuovi proprietari (una famiglia numerosa), hanno guidato il rifacimento di questo edificio, a partire dall’utilizzo di tutti i livelli disponibili (servizi, lavanderia e palestra a piano seminterrato; soggiorni, pranzo e cucina a piano giardino; zona notte e sala giochi a piano superiore; studio a piano mansarda).
Larghe finestre vengono aperte verso il lago e finestre a mezzaluna al piano mansarda; una nuova veranda si apre sul giardino, soggiorno aggiuntivo raggiungibile dall’interno.
Il deciso colore rosa dell’intonaco di facciata, il cornicione sovrastante fortemente aggettato, il nuovo ordine dettato dalle finestrature e corpi aggiunti in legno verniciato bianco sui lati principali della casa, conferiscono un nuovo carattere all’edificio, che si avvicina, in questo modo, alla tradizione delle ville sorte in questa regione e sulle sponde del lago di Como tra l’Ottocento e il Novecento.