CASA CALVI
architetto Edoardo Guazzoni, studio di architettura Milano, architetto Milano
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CASA CALVI

LUOGO E DATA

Via Marta Lodi, San Vito di Gaggiano (Milano), 2008/2010

CON

M. Turati

COLLABORATORI

R. Castiglioni, C. Lucca

Category
Edifici privati

ABITAZIONE SU DUE LIVELLI

 

L’isolato in oggetto fa parte di un tessuto edilizio che ha origine nel XV secolo (vedi in particolare l’edificazione in prossimità della curva che cambia direzione) e viene completato nel XVIII secolo con edifici in linea a cortina continua su strada: questo assetto appare ancor oggi pressochè immodificato.

Negli ultimi decenni sono state realizzate alcune trasformazioni, sia nella torre ovest che ha subito sensibili alterazioni architettoniche, sia nell’edificio a tre piani dell’ala est che nella parte centrale su via Santa Marta, nella quale un Piano di Recupero ha consentito la realizzazione di cinque appartamenti.

Il progetto riguarda la realizzazione di un alloggio per una famiglia e avviene trasformando il corpo di fabbrica inserito all’interno della cortina edilizia su via Marta Lodi, posto a ovest in adiacenza del passo carraio originario.

Questa ala della corte è in origine costituita da una scuderia in disuso a piano terra a cui corrisponde un granaio delle stesse dimensioni a primo piano, raggiungibile da scala esterna.

Questo edificio a breve distanza è fronteggiato da un alto edificio porticato posto internamente alla corte, in via di dismissione.

L’edificio su via Marta Lodi presenta murature intonacate su entrambi i lati, con aperture di piccola dimensione sul fronte stradale, allineamenti diversi rispetto agli edifici adiacenti, e aperture di maggior dimensione verso la corte. Il tetto a due falde e le strutture murarie in mattoni si presentano in cattivo stato di conservazione.

Il progetto prevede la trasformazione dei volumi di uso agricolo in abitazione, formata da un ampio locale di soggiorno a piano terreno, da locali cucina e servizi in adiacenza e contenente una scala interna di collegamento al primo piano destinato a zona notte con relativi servizi. Un’apertura praticata nel solaio del primo livello consente il passaggio di luce proveniente da u’apertura in copertura che illumina la zona centrale del soggiorno, in corrispondenza dell’ingresso: questa soluzione assieme alla parziale modifica delle aperture in facciata, consente una trasformazione adeguata all’uso abitativo di luoghi della tradizione rurale in cui l’esigenza di luce era trascurata. Le tecniche principali di ristrutturazione prevedono lo scavo per sottomurazioni e vespaio areato, il taglio meccanico della muratura alla base per tutto il perimetro e lo spessore come barriera continua contro l’umidità ascendente, la costruzione del nuovo solaio di primo livello in struttura mista legno/calcestruzzo e del nuovo solaio di copertura a due falde realizzato con capriate di legno di rovere e solaio misto legno/calcestruzzo, la coibentazione con pannelli tipo “Isotec” e il posizionamento del nuovo manto di copertura in coppi con utilizzo dei coppi di recupero e nuove lattonerie, il posizionamento di nuovi serramenti e persiane in legno verniciato, di nuovi pavimenti, rivestimenti e della scala interna di collegamento, la dotazione di nuovi impianti, l’intonacatura dei fronti esterni nei colori e modalità esistenti.

Nel portico adiacente è prevista l’inserimento di un locale adibito ad autorimessa e vano tecnico; una scala esterna consente di raggiungere il livello superiore adibito a terrazzo.

 

Opere da impresa: C.E. Costruzioni, Agrate (MB); opere strutturali: Ironwood, Grado (GO); opere falegname: Punto Uno Arreda, Cucciago (CO); pavimenti in cotto: Fornace artistica Riva, Briosco (MB); Lampade Luceplan