Bagnone, Massa Carrara, 2014/...
D. Polimeni, Ing. G. Feldmann, M. Lombardi
P. Ceresatto, C. Formenti, V. Turotti
La villa Quartieri Grimaldi, oggetto di questa proposta di intervento conservativo, è stata dichiarata di interesse particolarmente importante ai sensi della legge n° 1089/39 e sottoposta quindi a tutte le disposizioni di tutela con decreto del 20 dicembre 1991.
Con riferimento alla relazione di vincolo redatta dall’architetto Mauro Lombardi, consulente storico-artistico a questo progetto, si riportano qui le successive epoche di trasformazione e le caratteristiche salienti di questo edificio, allo stato e agli usi attuali.
La sua primitiva fondazione risale al XIII secolo ai margini orientali del borgo Votula, borgo inferiore di Bagnone; successivamente vi si addossa il nucleo originario della chiesa di Santa Maria (XIV secolo) e in seguito l’addizione settecentesca verso sud, parte del borgo attorno all’attuale piazza Santa Maria, costituita da un edificio abitativo in linea e dall’originario teatro dei Ravvivati.
Per lo sviluppo successivo di particolare importanza è l’apertura della via Nuova nella prima metà dell’800, che consente l’accesso principale alla proprietà.
La costituzione dell’edificio in villa risale ad un periodo a cavallo tra l’800 e il 900: con l’ insediamento della famiglia Quartieri viene costruita l’ala a nord che ingloba i nuclei più antichi sino a confinare con il teatro.
Infine dopo il 1930 e a varie riprese un nuovo corpo sostituisce l’edificio del teatro, la cui attività è spostata in nuova sede.
Da questa data l’assetto volumetrico e distributivo della villa rimane pressoché inalterato sino ai giorni nostri.
Il complesso è costruito su di un salto di quota (vedi la forte pendenza della via Quartieri che lo affianca), a collegare la sottostante piazza Santa Maria, dove si affacciano l’omonima Chiesa e l’ingresso “cittadino” al piano contro terra del palazzo, e il piano superiore di ingresso principale, che si apre sul grande e pregevole giardino all’italiana.
Villa e giardino sono sovrastati da un grande parco collinare di proprietà.
L’edificio su sviluppa secondo una pianta irregolare e articolata, che riflette l’appartenenza ad epoche successive di costruzione, collegate tuttavia dal monumentale scalone di inizio novecento, con rivestimento marmoreo, che riunisce i tre livelli:
Oltre ai soffitti voltati di piano terra, ai cassettoni lignei della biblioteca e delle sale al primo piano, ai pavimenti lapidei all’esterno e al piano terra, si può affermare che l’ultima grande ristrutturazione degli anni trenta e quaranta ha uniformato ai piani superiori il ”tono estetico” della villa, con pavimenti in seminato, in palladiana o in marmette di graniglia, con rivestimenti dei bagni a piastrelle diamantate, con colori tenui e accordati degli intonaci, adottando infine il legno naturale (noce) per infissi e oscuramenti.
Per una descrizione di dettaglio si rimanda ai disegni di pianta , prospetto e sezione qui allegati, eseguiti sulla base di un nuovo rilievo geometrico e architettonico contenenti viste fotografiche dei luoghi allo stato attuale.