Corso Vittorio Emanuele, Milano, 2000
A. Bortoluzzi, V. Cazzaniga
F. Pollini
La realizzazione di questo nuovo negozio, la sua apertura agli spazi che lo circondano e quindi alla città, è stata possibile attraverso le principali opere di ristrutturazione e di arredo che si sono progettate: la fusione di due spazi attigui corrispondenti a precedenti attività commerciali divise, l’eliminazione di serrande e il nuovo disegno di vetrine a tutta altezza, inserite negli intercolunni metallici dell’edificio.
La concezione espositiva e di richiamo del pubblico prevede contemporaneamente la bassa e profonda zoccolatura in pietra bocciardata che percorre tutto lo sviluppo di vetrina e il fondale a tutta altezza realizzato in ciliegio americano, armadio scenico che espone e conserva le calzature e si offre da tutti i punti di vista all’attenzione dei passanti.
La sequenza dei pilastri che percorrono il centro del negozio sostengono il controsoffitto in gesso, distaccato dal perimetro e contenente sia l’impianto di aerazione che d’illuminazione.
All’interno del grande salone, così individuato, alcuni elementi di arredo sono pensati a crearne l’accoglienza: la serie di divani, poltrone e panche rivestiti in pelle naturale, gli espositori illuminati per le collezioni, i divisori verticali in cristallo per la vetrina, l’isola in legno di ciliegio della cassa e, infine, la grande scala a chiocciola che comunica con i sottostanti magazzini.
Lavori edili: La Cà, Milano; opere da falegnameria: Perotta, Villastanza (MI); tinteggiature: Tamcolor, San Donato (MI); impianti idraulici: Germani, Milano; impianti elettrici: Rognoni, Milano; vetrine: Metalvetrina, Milano; marmi: Tanini, Sesto Fiorentino (FI); divani: B.M. Cantù (CO); insegne: Clod, Rozzano (MI); luci: Viabizzuno, Minerbio (BO).