PDR VIA MAZZINI A VILLASANTA
architetto Edoardo Guazzoni, studio di architettura Milano, architetto Milano
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PDR VIA MAZZINI A VILLASANTA

LUOGO E DATA

Via Mazzini / Via Leopardi, Villasanta, 2000

CON

M. Magni, R. Castiglioni, M. Turati

Category
Progetti urbani

PIANO DI RECUPERO DI VIA MAZZINI E VIA LEOPARDI

 

L’area di progetto, collocata all’interno del nucleo storico di Villasanta e definita da due strade parallele tra le principali dell’intero insediamento, Via Mazzini e Via Leopardi, era occupata dall’ex Cotonificio Villa san Fiorano.

Il P.R.G. attualmente vigente definisce l’area in oggetto come “parte di territorio interessata da insediamenti aventi rilevante interesse storico, artistico e monumentale… Essi coincidono con luoghi fondativi del territorio urbano, capaci di strutturare lo spazio circostante per la forte permanenza specifica di edifici e infrastrutture che hanno mantenuto il loro carattere originario ed hanno consentito la formazione di un’identità culturale ed ambientale sia per il valore tipologico dell’architettura dell’edificio sia per il valore morfologico urbano degli edifici aggregati.” (c.f.r. N.T.A.)

Volontà prima del progetto redatto è stata di prendere le mossa dall’analisi dei processi insediativi che hanno portato alla configurazione attuale dell’isolato in esame. La comparazione delle carte catastali ne spiega infatti la struttura,  progressivamente definitasi a partire dalla iniziale necessità di costruzione del margine sulla strada, attraverso una compatta cortina, fino alla occupazione del suolo in profondità, attraverso la costruzione di corti. Nel 1903 l’insediamento manifatturiero si è collocato internamente all’area, a ridosso delle corti stesse, disponendosi ad esse parallelamente. Solo nel dopoguerra i successivi ampliamenti, in concomitanza con lo sviluppo edilizio dell’area e con l’importanza assunta dall’incrocio tra Via Vittorio Emanuele, attuale Via Mazzini, e Via Garibaldi verso la stazione, insieme  al tracciamento di Via Leopardi, determinano la creazione di un vero e proprio isolato urbano, rendendo possibile un secondo ingresso all’area del Cotonificio e un fronte autonomo dei suoi edifici lungo tale strada.

E’ il P.R.G. che stabilisce le norme progettuali e gli indirizzi qualitativi degli interventi riguardanti “edifici produttivi dismessi o in via

E’ il P.R.G. che stabilisce le norme progettuali e gli indirizzi qualitativi degli interventi riguardanti “edifici produttivi dismessi o in via di dismissione”, quali sono quelli insistenti sull’area in esame. In tali ambiti il P.R.G. promuove la sostituzione integrale del tessuto edilizio attraverso interventi di ristrutturazione urbanistica e si attua obbligatoriamente mediante P.d.R., per la cui redazione le S.I.P. costituiscono atto prodromico obbligatorio.

Dall’esame dell’estratto di P.R.G. emerge che nell’area interessata dal P.R.A.2 il tipo di insediamento previsto mantiene come riferimento la forma degli edifici esistenti, delimitando le zone da destinare a standard e gli spazi liberi rispetto a questa forma.

Emerge fondamentalmente l’intenzione di garantire nell’area una permeabilità visiva e di percorrenza  pedonale in direzione del nucleo storico e del parco a ovest, sebbene la logica dei frazionamenti all’interno dell’area e conseguente alla forma attuale degli edifici, definisca un assetto tortuoso dei percorsi previsti.

Dai primi elaborati progettuali della S.I.P., pertanto, emerge l’intenzione di confermare i caratteri insediativi che storicamente hanno strutturato l’intero isolato, mediante la ripetizione di corpi paralleli alla cortina su Via Mazzini e la definizione di una grande corte in parte pavimentata e in parte destinata a verde pubblico.

Il percorso pedonale che, secondo l’asse est-ovest, collega Via Mazzini a Via Leopardi, costituisce l’elemento lungo il quale si dispongono e si relazionano i diversi spazi, e garantisce la congruenza con i requisiti richiesti dal piano e confermati dal progetto.

Il rapporto con la corte su Via Mazzini e con i suoi elementi costitutivi, le case in linea, la cortina e il cortile interno, sono elementi fondativi. Costituendo una sorta di ingresso all’area, da questo primo spazio, in cui si prevede il recupero degli edifici esistenti ed il prolungamento del corpo più interno secondo l’originario assetto, si accede alla corte-piazza definita a sud da un corpo doppio alto tre piani disposto lungo il confine dell’area e a est da altri due corpi uguali allineati su Via Leopardi.

alto tre piani disposto lungo il confine dell’area e a est da altri due corpi uguali allineati su Via Leopardi.

A piano terra un basamento, sporgente rispetto al filo della facciata degli edifici e di materiale distinto rispetto a questi, unifica i diversi corpi ospitando distinte funzioni quali quella di distribuzione, commercio, residenza, e diventa un terrazzo verso corte per gli appartamenti del primo piano. L’introduzione di questo elemento intende riprendere uno dei caratteri ricorrenti nell’architettura tradizionale lombarda sette-ottocentesca, in cui la presenza di una partitura al piano terra, dove si svolgevano le attività commerciali, ne denuncia il carattere marcatamente pubblico.

Lo spazio libero posto al centro dell’area, delimitato dal basamento, risulta essere unitario e assume il significato di corte civile, in parte pavimentata e in parte destinata a verde pubblico. Il verde privato si sviluppa nelle parti esterne, lungo il confine a sud e nella fascia su Via Leopardi che, liberata  dai parcheggi previsti in precedenza, viene in parte ceduta a standard con la piantumazione di un filare di alberi. Si ritiene che questa soluzione vada a vantaggio degli abitanti e della qualità dello spazio pubblico ottenuto.

La dotazione di parcheggi è prevista a nord, con accesso dal prolungamento fino a Via Leopardi del percorso pedonale esistente, oltre il quale il bosco di acacie viene mantenuto e ceduto a standard.

I corpi doppi in linea, con scala centrale a distribuzione di quattro appartamenti per piano, si sviluppano su tre livelli, come indicato dalla proposta dei proprietari.

Verso corte la sezione degli edifici si configura come una successione di terrazze per la presenza dello zoccolo che, allargando l’appoggio a terra, offre la possibilità agli appartamenti del primo piano di aprirsi su terrazzi verso la piazza e di crearne altri al piano di copertura.

Gli appartamenti che affacciano verso l’esterno dell’area sono dotati di logge comprese nel volume degli edifici.

Il basamento, che a piano terra unifica i corpi in linea, si innalza di un ordine, a formare delle “altane” a cielo aperto, in corrispondenza dei punti di passaggio lungo il lato sud e in corrispondenza dell’accesso da Via Leopardi, dove costituisce una sorta di casello di ingresso. Il lato nord della corte sarà definito da un prolungamento dello zoccolo stesso che, oltre a delimitare la zona a  verde pubblico e a verde privato, conterrà una struttura a gradonate da destinare a spazio per le rappresentazioni all’aperto. Nella sua definizione architettonica questo elemento si dovrà distinguere dalle facciate soprastanti, con l’utilizzo di pietra o di intonaco di colore chiaro, la presenza di stilature orizzontali e la dimensione più ampia delle aperture.

E’ prevista inoltre la possibilità di impostare sopra il basamento un pergolato in legno che si estenda sui terrazzi del primo piano.  Le facciate delle abitazioni si relazionano ai caratteri dell’architettura tradizionale, a partire dalle superfici murarie intonacate, alla forma di finestre e persiane in legno verniciato, alle ringhiere in ferro, alla copertura in lastre di rame.

A piano terra le unità disposte all’interno della grande corte si relazionano con il basamento, ampliandosi fino a comprenderlo per dare vita a  spazi commerciali, o dotandosi di logge private che affacciano sul verde pubblico. Le attività commerciali o terziarie sono previste nelle zone di accesso all’area, ovvero nella prima corte su Via Mazzini  e nei “caselli  di  ingresso” su Via Leopardi. Il corpo a sud prevede due alloggi più ampi dotati di una loggia, mentre nel corpo a nord, in prossimità del punto di accesso all’area, sono previsti due alloggi immersi nel verde. Attraverso lo zoccolo si accede ai corpi scala che conducono ai piani superiori. Il disegno degli spazi liberi prevede parterre di prato, con verde ad alto fusto e cespugli, delimitati da percorsi pedonali pavimentati in porfido a filari. Nel sistema degli spazi liberi sono inserite inoltre le discese (scale e rampe) ai box, sia pubbliche che private, la vasca di decoro della corte centrale, il sistema di illuminazione.