Varese, 1980-1986-1990
G. Grassi
Il castello si trova al limite settentrionale del centro abitato di Fagnano, nel punto in cui il terreno comincia a digradare rapidamente verso il fiume Olona con un’ampia fascia boschiva. La sua collocazione planimetrica è tale per cui due sono i fronti principali dell’edificio, uno a sud verso la piazza, dov’è l’ingresso monumentale, l’altro a nord, verso valle, dove si trovano gli altri accessi al castello (fra cui la doppia scala che porta al salone centrale) oltre che ai corpi rustici annessi.
L’impianto principale del castello è costituito da due cortili in successione, di cui il più interno (a nord) appartiene probabilmente al nucleo medioevale originario: il cortile è circondato da quattro corpi di due piani e munito di due torri negli angoli a sud. Due ali aggiunte nel XVII secolo delimitano invece il primo cortile (antemurale) aperto verso sud e, attraverso il ponte sul fossato, in diretta comunicazione con la piazza e quindi con il centro abitato. Il corpo porticato che li divide permette l’apertura di un cortile sull’altro. Il complesso edilizio del castello si estende lateralmente oltre la sua struttura principale: in particolare sul fronte a est s’innescano perpendicolarmente due edifici rustici, attualmente in pessime condizioni e destinati prevalentemente ad uso rurale; questi a loro volta danno luogo a un cortile di forma allungata, posto a livello del fossato e a cui si accede dalla strada che percorre per tutta la lunghezza il fronte nord del castello e che segna anche il limite superiore della fascia boschiva che arriva fino al fiume.
La soluzione planimetrica proposta intende innanzitutto recuperare all’uso del municipio quelle parti del castello che si trovano alla quota del fossato insieme ai due edifici rustici ad esse collegati. Questo avviene mediante la costruzione di due corpi trasversali a loggiato e la ristrutturazione di parte del fabbricato longitudinale esistente verso la valle. Principale elemento generatore dell’intervento architettonico proposto è il loggiato aperto che viene inserito parzialmente lungo il lato est del castello, là dove si individua una parte aggiunta rispetto alla struttura tipologica del castello stesso (rispetto al sistema: corte-torri-fronte verso valle). Nel progetto i rustici recuperati all’uso, insieme ai due nuovi elementi trasversali (che fuoriescono dal perimetro del complesso, scavalcando la strada a valle), sono destinati ad aula del consiglio comunale, a biblioteca pubblica, più due ampie sale per dibattiti e/o esposizioni. Particolare attenzione nella disposizione dei volumi è stata rivolta al fronte della valle, dove le testate dei corpi a loggiato e la ricomposizione unitaria del fronte del corpo rustico che li separa formano una sequenza di elementi architettonici in cui il castello e i rustici sono ricomposti in un unico disegno. E’ previsto il risanamento di tutte le murature esterne, ripristinando là dove possibile sia gli elementi compositivi, sia i materiali originari.
Pubblicato in “Lotus”, n.32, 1981/III
Il progetto prevede il restauro del corpo più prossimo alla piazza, composto di un padiglione da giardino e di una ghiacciaia interrata, le cui condizioni sono di avanzato degrado. La nuova destinazione prevista è quella di biblioteca civica, connessa anche dal punto di vista funzionale con le attività pubbliche che si svolgono nel nucleo principale del Castello. Per quanto riguarda il padiglione, oltre agli interventi di manutenzione che si rendono necessari, con il riordino delle coperture, la sostituzione degli intonaci interni e della pavimentazione, la formazione di un vespaio aerato, la sostituzione di serramenti con altri uguali agli esistenti, la dotazione di impianti, la rintonacatura dei fronti esterni con materiale adeguato, alcuni interventi conservativi tendono al ripristino dell’edificio nella sua consistenza di origine. Il vano della ghiacciaia, opportunatamente isolato, è dotato di strutture in legno (rivestimenti, pavimenti, ballatoio, ringhiere, scala, scaffali, ecc.) per un utilizzo a deposito libri; nuovi arredi, sempre in legno verniciato dotano le sale di lettura e l’accettazione.
Il progetto per la porzione nord del Castello corrisponde alle rinnovate esigenze dell’Amministrazione, in ordine all’utilizzo del piano seminterrato principalmente a nuova sala del Consiglio; gli interventi previsti si inquadrano innanzi tutto nelle categorie del restauro e del ripristino conservativo, limitando gli interventi di trasformazione alle attrezzature e alla dotazione di arredi.
La sala è posta nel grande locale situato a nord, ora adibito a magazzino idraulico che per lo sviluppo longitudinale della pianta, la notevole altezza interna, la comodità e adeguatezza degli accessi si presenta in modo già conveniente rispetto alla nuova destinazione. Opere di ripristino alle strutture esistenti ne consentono un utilizzo migliore; il progetto prevede inoltre l’esecuzione di un portico d’accesso all’esterno, per l’ingresso da nord, una gradinata per il pubblico e le tribune del Consiglio e della giunta organizzata in un unico manufatto di legno che sfrutta i livelli di interramento del locale. Gli accessi vengono differenziati; il piano viene dotato di servizi e impianti adeguati; il risanamento dei locali annessi (corridoio a fianco della scala, stanza del camino, ecc.) costituisce infine la possibilità di riutilizzo di strutture in abbandono per le attività connesse con la Sala.