Lanciano (Chieti), 1987
S. Boeri, F. Cataldo, S. Rossi
E. Cazzaniga, E. Di Prinzio, E. Gianotti, F. Riva
Le specificità geografiche, storiche, culturali, i caratteri cioè che rendono la città e il territorio di Lanciano compiuto ed omogeneo si sovrappongono al sistema delle norme e dei regolamenti definendo i temi e la misura delle scelte all’interno delle quali il progetto si individua. Qui la valle è una parte della città la cui natura corrisponde ai fatti diversi che su di essa si affacciano. Un luogo che trova in questo rapporto le motivazioni della sua forma rappresentativa dell’intera vicenda edilizia di Lanciano. Non è cioè, tout court, la questione delle aree a verde della città moderna, il verde ornamentale o le aree a standard a definirne il carattere.
La scelta dello scavo non si propone come una semplicistica ricostruzione di una città ritrovata nella sua storia, un generico rimandare alla sua nostalgia, ha piuttosto l’evidenza e il grado di necessità che è proprio di una determinata tecnica costruttiva. Le parti della città che si affacciano sulla valle, dominandola dall’alto, trovano in questo rapporto la loro definizione formale, i principi di un loro ordinamento, la città umbertina e le recenti espansioni periferiche assieme alla città medievale con le sue mura. Il “guardare” alla valle ed oltre la valle alle parti di cui la città è composta, diviene così il tema che il progetto affronta. Il sistema delle discese e delle rampe che superano i salti di quota, i punti di vista rilevati, rappresentano le triangolazioni principali, la trama di base stessa all’interno della quale si definisce il progetto. Due percorsi porticati che segnano la quota propria della città si contrappongono a distanza: un ponte pedonale che si collega al sistema delle mura aragonesi ed un edificio di contenimento del terrapieno su cui è edificata la città umbertina. Al di sotto sono posti gli edifici che hanno una destinazione pubblica: il Centro Congressi, gli uffici rappresentativi e la scuola professionale. Al di sopra sono collocati gli edifici a carattere prevalentemente residenziale che ricompongono e definiscono la forma delle diverse parti della città.
La complessità tipologica di queste edificazioni, la loro bassa densità assieme alla uniformità dei fronti, le finestre ed i muri continui intonacati, manifestano il rapporto con i caratteri edilizi della città della tradizione. Il progetto inoltre prevede il restauro dei principali edifici prospicenti la Valle. La parte dell’ex Liceo edificata secondo il progetto originario viene conservata e restaurata.
Progetto pubblicato in Lanciano Questioni di analisi e progetti per la Petrosa, a cura di V. Pezza, Umberto Sala Editore, Pescara 1992.