PARCO URBANO A MIGLIANICO
architetto Edoardo Guazzoni, studio di architettura Milano, architetto Milano
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PARCO URBANO A MIGLIANICO

LUOGO E DATA

Miglianico (Chieti), 1987

CON

S. Rossi, E. Gianotti, F. Riva

Category
Concorsi, Edifici pubblici

CONCORSO DI IDEE PER IL PARCO URBANO DEL COLLE E LA NUOVA CHIESA DI S.ROCCO

 

3° CLASSIFICATO

 

Il “colle” ed “il vecchio centro” di Miglianico, luoghi geograficamente simili e contrapposti, entrambi dotati di individualità e di memoria, sono parte di quel sistema insediativo adriatico, fascia costiera che tende a sommergere i suoi luoghi nell’indifferenza dell’espansione edilizia più recente: l’occasione del concorso consente di sperimentare e verificare oggi la possibile permanenza di queste individualità a partire dalla loro identificazione storica.

La richiesta funzionale dell’Amministrazione, dallo spazio per spettacoli all’aperto, alla sistemazione dei luoghi di transito, di sosta e di accesso e sino alla nuova chiesa di San Rocco con annessa canonica, elemento architettonico primario da dimensionare per circa 500 posti, corrisponde, nel progetto, all’obiettivo di coniugare gli elementi costruiti non solo con le preesistenze edilizie e con le previsioni di sviluppo in atto, ma soprattutto con la natura boschiva di pini e quercie del colle.

Perciò la prevista sequenza da ovest a est, costituita dalla successione degli elementi di accoglienza (albergo e bagni) sino al teatro e alla nuova chiesa posta in prossimità del borgo, è scandita dalle torri osservatorio, altane che guardano la città ed il paesaggio.

A due principali tradizioni si rivolge questo disegno: i terrazzamenti rinascimentali di Villa Madama e di Villa Imperiale a Pesaro da un lato, le Vie Sacre e tra queste, soprattutto, le stazioni dei Sacri Monti della collina cinquecentesca in Italia dall’altro.

La nuova chiesa di San Rocco dispone anch’essa i suoi volumi a partire dal rapporto con il pendio: rinvia non solo direttamente alla tradizione regionale, ma anche alle basiliche fondate sulla cripta sottostante, come ad Assisi, al San Zeno di Verona sino al San Sebastiano di Alberti a Mantova.