MUSEO DEGLI INNOCENTI
architetto Edoardo Guazzoni, studio di architettura Milano, architetto Milano
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MUSEO DEGLI INNOCENTI

LUOGO E DATA

Ospedale degli Innocenti, Firenze, 2008

CON

P. Rizzatto, S. Rossi

COLLABORATORI

A. Lauria, C. Lucca, L. Mainardi, M. Mennuni, F. Musa, D. Polimeni, M. Turati

Category
Concorsi, Edifici pubblici, Negozi e allestimenti

CONCORSO PER IL NUOVO MUSEO DEGLI INNOCENTI

 

Il progetto si articola soprattutto all’interno di scelte successive fra loro correlate e connesse ai compiti conservativi del monumento, del suo significato architettonico e urbano. Il progetto tende a riaffermare i caratteri del luogo e dell’arte fiorentina Quattrocentesca attraverso elementi da “mettere a punto“ più che da reinventare, elementi da evidenziare senza manomissioni, aggiunte o restauri, prescindendo dal discontinuo stato di conservazione.

La stratificazione degli interventi succedutisi nella storia dell’Istituto si ripercuote attualmente sulla chiarezza formale dei percorsi; nuovi collegamenti verticali consentiranno, oltre a una accessibilità generalizzata a tutte le porzioni dell’edificio, una visita che ricompone il senso dei vari luoghi del monumento e riporterà il Verone all’interno di un percorso relazionato alla pinacoteca, alla galleria e agli spazi a vocazione non solo museale. Innanzitutto va riaffermato il ruolo che il grande portico monumentale, emblema dell’architettura del Brunelleschi, intrattiene con la città: i segni che preannunciano la valorizzazione del Nuovo Museo debbono essere contenuti al suo interno e sufficienti a illuminarne i ritmi ridonando al prospetto su Piazza Santissima Annunziata il ruolo di preminenza rispetto agli edifici prospicienti; in tal modo l’elemento principale di attrazione nei confronti della città intera, e quindi simbolo del museo, divengono gli elementi della composizione del lungo porticato, riconfermandone la tradizione all’interno delle strutture di accoglienza.

Questa riabilitazione può riguardare anche l’imponente ed articolato assetto dell’Ospedale degli Innocenti racchiuso intorno ai suoi cortili.

Non interessa qui di percorrere la strada di un restauro conservativo, ma di recuperare la chiarezza della distribuzione originaria e dei primi ampliamenti, un criterio che non solo risolve alcune problematiche dell’edificio come chiede il bando, ma tende a migliorare il collegamento tra tutte le sue parti e a restituirne il carattere univoco.

La necessità di riaffermare il disegno brunelleschiano diviene così in grado di definire nel progetto percorsi limitrofi alle aree indicate dal bando come oggetto dell’intervento.

E’ scontato proporre un confronto tra la dimensione monumentale dedicata agli adulti, come l’alto portico enfatizzato dalla scalinata, e la dimensione interna dell’intimità dei cortili degli uomini e delle donne che sembrano disegnati per lo sguardo dei bimbi. L’archivio storico stesso, nelle sue dimensioni di piccola costruzione di legno entro spazi voltati, allude a un’attenzione legata all’infanzia e alla sua protezione.

In questo senso il progetto è affidato agli allestimenti ed agli arredi: inserimenti che non mutano la sostanza edilizia dell’edificio ma che ne sottolineano il carattere già prevalente di edificio per bambini. Il progetto si rivela attraverso due differenti chiavi di lettura:

quello alla scala degli adulti e quello alla scala dei bambini. Dal disegno essenziale dell’archivio, dove i volumi costituiscono l’evidenza della storia del museo, prendono forma tutti gli altri allestimenti proposti a partire dalle stanze dell’archivio multimediale, che si specchia nel vecchio archivio, agli allestimenti per le attività ed i giochi dei bimbi nell’ex refettorio, a tutti gli allestimenti espositivi fino a quello principale del Verone, dove la scena contiene al suo interno le quinte e le sedute secondo diverse possibilità d’uso.

Al di sotto del porticato brunelleschiano e verso la Piazza della Santissima Annunziata verrà posizionato uno schermo multimediale circolare dotato di uno sviluppo spaziale che proietterà con continuità immagini e informazioni relative alle attività in corso all’interno del monumento. Nell’edificio la segnaletica, didattica e direzionale, dovrà informare il pubblico senza contrastare le chiare e riconoscibili caratteristiche architettoniche dell’Ospedale.

I nuovi supporti grafici, ridotti alla loro essenzialità, saranno quindi particolarmente di natura informatica; all’interno della Sala S.Giovanni verrà collocato il modello in scala ridotta dell’Ospedale, fondamentale al fine di restituire un’immediata visione/comprensione del complesso. Per gli spazi lettura e consultazione del materiale cartaceo/informatico, si prevede di allestire i locali adiacenti all’attuale archivio storico e il Verone.

Lo spazio del Verone sarà allestito con semplici banchi da utilizzarsi per sostare e guardare il panorama oppure disposti davanti a tavoli per la consultazione multimediale.

Il principio dei monitor incorporati al tavolo é lo stesso utilizzato nelle altre sale ma i contenuti saranno differenti e riguarderanno, ad esempio, la presenza di filmati interattivi, simili ai video giochi, che riproporranno temi architettonici o storici (il disegno della città di Firenze all’epoca della costruzione dell’Ospedale degli Innocenti, ecc..), così da consentire ai visitatori, adulti o bambini, di scoprire la storia artistica della città attraverso le immagini riprodotte dai monitor e, contemporaneamente, attraverso la contemplazione diretta del panorama.

Gli arredi, tavoli e sedute, potranno essere organizzati con estrema facilità come platea teatrale per permettere piccoli spettacoli, rappresentazioni e letture. Il muro cieco, per il quale è prevista l’apertura, verso l’alto, di piccole finestre circolari, sul quale sarà collocato il mobile-passerella, servirà come fondo scenico o per proiezioni notturne. Altro elemento fisso, appeso alle capriate lignee della copertura, sarà lo schermo multimediale circolare, analogo a quello posto all’ingresso dell’edificio sotto il loggiato brunelleschiano, a simboleggiare lo spazio, il livello più elevato dell’Ospedale, come a conclusione di un percorso in ascesa che si conclude con la vista scenografica di Firenze.