Via Boito, Milano, 2006
A. Lauria, F. Musa, M. Turati
B. Herreman
Il progetto interpreta il doppio desiderio della proprietaria, di ricavare due appartamenti, uno per sè e uno per i figli, con ingressi e utenze separate ma, nello stesso tempo, comunicanti attraverso una stanza centrale che abbia la funzione di punto di incontro, nucleo intorno al quale ruota l’intera casa.
La sala da pranzo diventa l’elemento centrale e di collegamento tra le camere; mobili curvi in legno di pero chiudono i quattro angoli della stanza e creano una forma ovale, enfatizzata dal tavolo e dal tappeto.
Il primo livello ospita l’ingresso, i servizi, la stanza degli ospiti e la sala da pranzo.
Il secondo, che prima dell’ultima guerra era un solaio e dopo la ristrutturazione degli anni ‘50 è diventato la parte più solare e luminosa della casa, ospita il soggiorno e le camere che affacciano sul terrazzo.
Il terzo, un tempo un semplice sottotetto, con lo studio e la stanza degli ospiti dei figli è stato recuperato con questa ristrutturazione.
Lavori edili: Impresa La Cà, Milano; opere da falegnameria: Punto Uno, Cucciago (CO); Volpi, Corsico (MI); Viganò, Lurago d’Erba (CO); tinteggiature: Orombelli, Milano; terrazzo e giardino: Giolli, Milano; tappeti: Jurgen Dahlmanns, Berlino.