BANCA POPOLARE VICENTINA
architetto Edoardo Guazzoni, studio di architettura Milano, architetto Milano
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BANCA POPOLARE VICENTINA

LUOGO E DATA

Via Torino ang. Via San Vito, Milano, 1990

CON

A. Bortoluzzi, R. Preti

Category
Negozi e allestimenti

PROGETTO PER LA NUOVA SEDE AL CARROBBIO

 

Un muro costruito a ridosso delle grandi vetrate prospicienti sul Carrobbio, solidamente blindato per garantire la sicurezza e ritmicamente finestrato per l’illuminazione degli spazi interni, scena arretrata che riproduce il basamento del palladiano Palazzo Thiene: questo è l’elemento principale proposto all’interno del progetto per la nuova sede milanese della Banca Popolare Vicentina, un elemento di grande rilievo nella vita convulsa della città, illuminato nelle ore notturne e in grado di dialogare con le durature presenze monumentali che a breve distanza caratterizzano la Milano romana. Un muro costruito in modo tale che la nuova sede milanese delle Banca Popolare Vicentina, riproduzione della sua celebre e storica sede di Vicenza, attraverso la riconosciuta bellezza rinascimentale delle pietre, affermi la solida immagine dell’Istituto e ne propagandi il prestigio. Particolare attenzione è stata dedicata alle tecniche di raffigurazione del basamento di Palazzo Thiene, escludendo la rappresentazione puramente pittorica, inadatta al carattere di permanenza e stabilità di una sede bancaria, proponendo invece una realizzazione scenografica tridimensionale, duratura nel tempo attraverso stampi in vetroresina e amalgama delle decorazioni a imitazione dell’antico materiale originario: per avere un’idea di questa finzione scenografica alquanto realistica possiamo riferirci all’architettura palladiana stessa (pensiamo all’imitazione delle bugne in pietra attraverso l’uso del mattone che è presente proprio a Palazzo Thiene), oppure pensare alla ricostruzione di monumenti storici attraverso tecniche di allestimento (vedi la ricostruzione della casa rinascimentale di Giulio Romano a Mantova). All’interno della riproduzione delle pietre del basamento, che di per sè costituisce un convincente veicolo propagandistico, saranno inseriti i pregi e le scritte di individuazione necessarie. Si fa inoltre notare che l’esecuzione scenografica, essendo una semplice sovrapposizione alla struttura muraria blindata, potrà avvenire indipendentemente rispetto ai lavori di ristrutturazione e in tempi sucessivi.

L’interno della sede a piano terreno riflette il ritmo e le misure del nuovo alzato in modo che la distribuzione e la suddivisione principale dei locali e dei percorsi configurino un ordine preciso, giusta integrazione delle diverse attività richieste. Dall’atrio-reception accessibile dalla bussola di ingresso di via Torino, il pubblico accede al centro della sala sportelli, dove affacciano due fronti simmetrici di box raccordati; di qui può procedere verso la zona degli uffici (direzione, segreteria fidi, settoristi, riunioni, ecc.) raggruppati attorno a uno spazio centrale di sosta e attesa. Lungo il corridoio di spina nella direzione di via San Vito, a destra e a sinistra, sono collocati l’accesso al caveau interrato, il borsino e l’ufficio finanziario; da qui è anche l’ingresso allo spazio aperto previsto per l’ufficio estero.Successivamente all’approvazione di questo piano di arredo, si è realizzato il progetto esecutivo dell’area di Piazza Bertacchi consistente nel ridisegno della piazza lastricata e della copertura della scalinata adiacente alla chiesa mediante una struttura in legno riferita alla tradizione alpina.